Tanti artisti invitati a riflettere sul tema delle fonti rinnovabili, l'unica speranza per una energia che non inquini, che dovremmo tenere tutti maggiormente in considerazione per salvaguardare il mondo di cui siamo parte... cipatori e non spettatori!
Da ceramista è naturale che la mia attenzione venga catturata dalle opere in cui l'argilla è protagonista.
Nella mostra Trasparenze, mi ha colpito l'istallazione di Wolfang Laib: The Cobra Snakes are coming out of the Well at Night - or - from me alone all has risen, in me all exists, in me all dissolves (Kaivalya Upanishad) 2007-2008, 
frutto del suo ultimo viaggio in India (foto, Mlu'10)
frutto del suo ultimo viaggio in India (foto, Mlu'10) Disposti lungo tre tavoli di metallo 233 vasi di argilla, contenenti ceneri umane, 100 lampade ad olio e, sullo sfondo, 9 lunghi serpenti di metallo ...
Una presa di coscienza sulla condizione, fragile e transitoria, della vita umana nell'universo in perpetuo movimento. Ogni elemento è parte del tutto: si crea, si distrugge, si rigenera... e la memoria gioca un ruolo fondamentale.
"...Il fuoco e la cenere come la fine ed il nuovo inizio. Le ceneri sono il simbolo della trasformazione del mondo fisico, ma sono anche la rinuncia al mondo materiale. I serpenti che hanno anche la forma di un coltello, stanno al posto della distruzione e sono anche la possibilità di un nuovo inizio...”, dice Laib.
L'artista tedesco usa proporre queste eco-istallazioni in cui utilizza sempre materiali naturali, che esaltano la preziosità ed il valore energetico della natura. Famosi i suoi lavori con i diversi tipi di polline e cera d'api, riso, latte proposti nella bellissima Retrospettiva a lui dedicata al Macro Roma, nel gennaio 2006.
Tanta gente per l'inaugurazione della mostra Trasparenze, tra cui l'evergreen Luigi Ontani, presente con un'opera fotografica (nella foto: accanto all'opera di Rauschenberg)
Qui sotto, fotografato insieme all'artista africano, autore di una interessante istallazione.
Nessun commento:
Posta un commento